Prevenire le aggressioni

Quanto riportato in questa pagina è tratto dal sito dell’Arma dei Carabinieri.

Episodi di aggressione possono verificarsi a danno di ogni cittadino (anche se esistono categorie maggiormente a rischio) ed in situazioni diverse (di luogo e di ora).
L’aggressione è un atto di violenza, che può essere fine a se stesso oppure strumentale al raggiungimento di uno scopo preciso, come nel caso dello scippo o della rapina.
Gli studi di analisi del fenomeno ne hanno messo in luce la parziale prevedibilità ed alcune circostanze facilitanti che, se note, possono essere evitate.
Quindi… ” è meglio giocare d’anticipo! “

Alcuni suggerimenti possono esservi d’aiuto.

  • Evitate di camminare su strade isolate o, di sera, poco illuminate e privilegiate i marciapiedi più affollati;
  • Cercate di evitare, nelle ore notturne, soprattutto se siete soli, di attraversare parchi e giardini;
  • Evitate di sostare, soprattutto di notte, in luoghi appartati, sia soli sia in compagnia;
  • Se l’auto è parcheggiata in un luogo isolato, prima di salire controllate attorno e che all’interno non vi sia qualche intruso;
  • Se rincasate tardi, cercate, nei limiti del possibile, di farvi accompagnare da qualcuno che conoscete bene.
  • Non fatevi mai accompagnare da sconosciuti, anche se si dimostrano particolarmente gentili e disponibili;
  • Non salite in ascensore da soli con estranei che vi insospettiscono;
  • Siate cauti nell’offrire o nel richiedere passaggi in auto a sconosciuti, soprattutto se siete soli o di notte o in luoghi isolati;
  • In caso di aggressione gridate il più possibile e difendetevi cercando di colpire, con tutta la vostra forza, le parti più vulnerabili;
  • Ricordate che, prima di passare all’azione, l’aggressore osserva e seleziona le vittime, anche sulla base di alcuni particolari come i gioielli e l’abbigliamento eccessivamente elegante o vistoso;
  • Rammentate che spesso le aggressioni avvengono nei sottopassaggi, soprattutto in orari di scarsa circolazione pedonale, e nei luoghi limitrofi alle stazioni ferroviarie delle grandi città.
  • Dirigetevi verso la caserma più vicina oppure, se nella zona è presente, avvicinatevi ad un agente della forza pubblica;
  • Fermate qualcuno manifestando i vostri timori oppure entrate nel primo negozio in cui siano presenti altre persone (bar, ristorante, etc.) e chiedete aiuto facendo chiamare un numero di emergenza;
  • Se vi trovate in un luogo isolato, chiamate un numero di pronto intervento ( 112, 113 o 117) dal vostro cellulare;
  • Tenete presente che, anche se non possedete un cellulare, il fatto di portare all’orecchio un qualsiasi oggetto di piccole dimensioni può essere scambiato da lontano per un telefonino e mettere in fuga un eventuale aggressore;
  • Rientrate a casa soltanto quando siete sicuri di non essere più seguiti (un soggetto malintenzionato, una volta a conoscenza del vostro indirizzo, potrebbe aspettare il momento più opportuno per passare all’attacco);
  • Se rientrate sempre alla medesima ora, evitate di fare la stessa strada;
  • Se la sera, a tarda ora, nei limiti del possibile, fatevi accompagnare da qualcuno.
  • Ricordate che i luoghi più insidiosi per un agguato sono quelli chiusi o appartati, come i garage e gli androni dei portoni; se prendete un taxi, scendete con le chiavi in mano e chiedete all’autista di attendere fino a che non avrete varcato la soglia del portone;
  • Se siete alla guida di un’auto, state il più possibile al centro della strada. Facendo così eviterete di essere affiancati e spinti verso l’esterno.

Le discoteche sono piacevoli luoghi di divertimento e di incontro, ma purtroppo alcune volte l’ascolto della musica e lo stare insieme non sono sufficienti per quanti sono alla ricerca di sensazioni particolari. Inoltre, l’atmosfera che si respira in discoteca, la folla e il calo dell’autocontrollo personale, talvolta possono causare risse o liti anche per futili motivi. In breve, ecco qualche suggerimento: se notate che qualcuno, all’interno del locale, vi guarda con insistenza o manifesta atteggiamenti provocatori, segnalatelo al personale addetto alla Sicurezza, che verificherà la situazione e farà in modo di proteggervi; non guardate insistentemente e non fate commenti indirizzati all’altrui ragazzo/a, né sorrisi ironici o provocatori a sconosciuti; alcuni studi hanno messo in evidenza che talvolta l’abbigliamento eccessivamente stravagante o succinto ha richiamato l’attenzione di persone particolarmente violente che avevano travisato le intenzioni della vittima; se prendete un drink, tenete in mano il bicchiere fino a quando non avete finito di bere: qualche malintenzionato potrebbe versarvi dentro a vostra insaputa una strana sostanza… quindi, “a buon intenditore … poche parole!”; se urtate involontariamente qualcuno presentate prontamente le vostre scuse e non preoccupatevi di quello che altri potrebbero pensare di voi; se vi capita di assistere ad una rissa, allertate immediatamente il personale addetto alla Sicurezza del locale e, prima di intervenire direttamente, cercate di coinvolgere anche altri nella vostra attività di aiuto, perché la vostra intenzione di mediazione potrebbe essere equivocata e finire col farvi diventare parti attive.

Scippi e rapine sono tra gli episodi di criminalità diffusa che più destano allarme sociale, sia per la frequenza con cui si verificano sia per le conseguenze che talvolta comportano per le vittime, non di rado donne ed anziani. Lo scippo è la sottrazione della cosa mobile (borse, orologi, cellulari, ecc.) attraverso un’azione violenta esercitata sull’oggetto, il cosiddetto “strappo”.
Proprio per questa dinamica, la probabilità che la vittima resti ferita è molto alta, come nel caso di una signora che, a seguito dello strattone, cade a terra e viene trascinata per alcuni metri perché il braccio è rimasto impigliato tra i manici della borsa portata a tracolla.
Si è invece in presenza di una rapina quando si cedono i propri averi o valori a seguito della violenza o minaccia esercitata dall’autore del delitto: è il caso, ad esempio, della consegna del portafogli per l’intimazione ricevuta da un individuo armato di pistola.
E’ comunque responsabile di rapina chi, inizialmente determinato a commettere uno scippo, prosegue l’azione violenta direttamente sulla vittima che gli oppone resistenza.
Alcune precauzioni possono essere d’aiuto, ma ricordatevi che nulla vale tanto quanto la vostra incolumità e quella di chi vi è vicino, soprattutto in caso di rapina: camminate sul marciapiedi opposto rispetto al senso di marcia dei veicoli, così da poter controllare chi eventualmente si avvicina in auto o in moto, e mantenetevi il più possibile lontano dal margine; se siete a piedi, all’incrocio, aspettando il verde del semaforo, sostate sul marciapiedi vicino al muro (se esiste) e non in prossimità del passaggio dei veicoli; tenete la borsa dal lato opposto a quello di scorrimento del traffico, ma lasciatela immediatamente nel caso in cui venga agganciata da uno scippatore; nei limiti del possibile, evitate di transitare su strade isolate o, di sera, poco illuminate; le statistiche hanno evidenziato che le borse portate a tracolla costituiscono un facile bersaglio per gli scippatori; per limitare i danni, sarebbe meglio tenere documenti e denaro in tasche separate dei vestiti e non portare dietro molto denaro ed oggetti di valore. Se siete a piedi ed avete riscosso molto denaro in banca, al bancomat o all’ufficio postale, dividete il denaro in più tasche. Ricordate, comunque, che per i vostri acquisti è sempre preferibile utilizzare i servizi bancari (bancomat e carta di credito); se all’esterno della banca o dell’ufficio postale vedete delle persone che vi insospettiscono oppure temete che qualcuno vi stia aspettando, non uscite da soli ma attendete che qualcun altro abbia finito ed uscite insieme; se notate una persona in apparente difficoltà siate prudenti, in quanto potrebbe trattarsi di un espediente per rapinarvi. In generale, le circostanze di tempo e di luogo saranno comunque per voi un ottimo indicatore per capire cosa sta effettivamente accadendo.

I borseggi si verificano quotidianamente per strada e sui mezzi pubblici (autobus, metropolitana, treno) e, comunque, in luoghi particolarmente affollati. I “borseggiatori” utilizzano trucchi e stratagemmi sempre nuovi e diversi, ma lo studio del fenomeno ci ha permesso di individuare alcuni “segnali di pericolo” che, se sono conosciuti, possono essere gestiti. Fate molta attenzione quando: si forma una ressa particolare per salire o scendere dai mezzi pubblici; siete in luoghi particolarmente affollati o fate la fila davanti agli sportelli e sentite che qualcuno vi sta particolarmente “addosso” o vi spinge; qualcuno tenta “insistentemente” di distrarvi in qualsiasi modo (ad esempio, chiedendovi informazioni, facendo dirigere la vostra attenzione in una direzione particolare, con finti malori o finte liti); qualcuno vi passa accanto con uno strattone, vi fa cadere delle cose dalle mani o vi sporca con un gelato o una bevanda e poi vi aiuta (con troppa sollecitudine) a ripulirvi; degli sconosciuti tendono a un contatto fisico (es.: una mano sulla spalla, benché seguita da scuse immediate).

Non portate mai grosse somme di denaro contante con voi, ma utilizzate quanto più possibile i servizi bancari (bancomat, carte di credito); quando prelevate delle somme di denaro, non fate vedere quanti soldi avete ritirato e divideteli in più tasche; evitate di essere sovraccarichi di pacchi, pacchetti, borse della spesa, etc: siete più vulnerabili.

Fare delle passeggiate nei parchi e nelle ville comunali delle nostre città costituisce sicuramente una buona abitudine di vita perché aiuta a mantenersi in forma e di buon umore, anche se talvolta sentiamo al telegiornale o leggiamo sui quotidiani che una persona è stata vittima di atti di violenza o aggressione in un parco pubblico. Di seguito vi forniamo alcuni aspetti emersi dall’analisi del fenomeno, condotta sulla base dei dati in nostro possesso, affinché possano costituire degli spunti di riflessione nell’adozione delle ordinarie precauzioni: nella maggior parte dei casi, episodi di aggressioni e di violenze si sono verificati nelle zone più isolate e buie. Talvolta la vittima non si era accorta della avvenuta chiusura dei cancelli; spesso l’aggressore ha “agganciato” la vittima mostrandosi particolarmente amichevole e disponibile, creando così le condizioni più favorevoli per agire; è più sicuro frequentare i parchi, specie se di notevole estensione, di mattina o di pomeriggio, ossia quando sono frequentati da molte persone; le segnalazioni di persone in difficoltà, o di situazioni “strane” devono essere fatte ad un numero di pronto intervento (112, 113 o 117) oppure al Corpo di Vigilanza presente nel parco.

Se vi trovate di fronte ad una persona che vi minaccia con un’arma, ricordatevi che niente vale di più della vostra vita.

  • Conservate la calma ed assecondatelo, soprattutto se vi minaccia con un’arma;
  • Se vi chiede la catenina, l’orologio o gli anelli, consegnateglieli evitando di farveli strappare con violenza;
  • Cercate di ricordare dei segni di identificazione utili alla sua successiva cattura da parte delle Forze dell’Ordine (per esempio, confrontate la vostra altezza con quella del malvivente;
  • Guardatelo bene in viso, quando scoperto; soffermatevi sul tono della voce, l’inflessione dialettale;
  • Scrutate la presenza di tatuaggi, segni particolari sul corpo; ricordate l’abbigliamento, la via ed il mezzo di fuga).
  • Mettetevi ad urlare con tutta la forza che avete;
  • Difendetevi cercando di colpire le parti più vulnerabili;
  • Se vi trovate in un luogo isolato, in cui nessuno può sentirvi, cercate di prendere tempo, parlate e mostrate una certa sicurezza e padronanza della situazione;
  • Mantenete la calma e cercate di individuare una possibile via di fuga;
  • Cercate di ricordare dei segni di identificazione utili alla sua successiva cattura da parte delle Forze dell’Ordine.

Se portate legalmente un’arma, non aggravate la situazione con reazioni impulsive che possono avere gravi conseguenze.
Ricordatevi che la legittima difesa presuppone sempre una proporzionalità con l’offesa ricevuta.
Le situazioni in cui si può subire violenza sono comunque infinite. In questo spazio ci siamo limitati a darvi consigli generali di comportamento all’insegna del buon senso e della nostra esperienza professionale. Se hai una storia da raccontarci e desideri renderla pubblica affinchè possa essere utile ad altri, scrivici.

Collaborate sempre con le Forze dell’Ordine perché la vostra indifferenza può rappresentare una preziosa alleata per i malviventi. Se assistete ad un reato richiedete prontamente l’intervento delle Forze dell’Ordine chiamando i numeri di emergenza (112, 113 o 117), e fornite tutti i particolari che avete notato.
Nel caso in cui vi capita di essere presenti nel momento in cui si verifica una rissa, chiamate un numero di emergenza (112, 113 o 117) ed in attesa del nostro intervento, cercate di coinvolgere anche altri nella vostra attività di aiuto, perché la vostra mediazione potrebbe essere fraintesa.
Se subite un reato ricordatevi di presentare SEMPRE denuncia, anche se può sembrare inutile e di scarsa importanza. Tenete sempre un inventario dei documenti e dei beni, soprattutto di quelli più preziosi (di cui è sempre bene avere una fotografia) o, comunque, più appetibili ai ladri. In casi sospetti avvisate sempre le Forze dell’Ordine e ricordatevi che la massima precisione corrisponde ad una maggiore possibilità di individuare gli autori di un fatto e di impedire il verificarsi di nuovi reati.

Spiegate ai vostri figli che non tutti sono buoni. Insegnate loro, fin da piccoli, a dire cognome, indirizzo e telefono, e spiegategli a chi rivolgersi in caso di pericolo. Fate la conoscenza dei loro amici e delle relative famiglie. Mantenete rapporti costanti con i loro insegnanti per venire a conoscenza di eventuali cambiamenti nel comportamento fuori casa. Evitate di farli andare in giro da soli in situazioni di potenziale pericolo. Fatevi raccontare tutto ciò che è successo o hanno notato quando non erano con voi, e prestate la massima attenzione se fanno cenno a persone che abbiano cercato di avvicinarli offrendogli regali, denaro e compagnia. Invitateli a non parlare con sconosciuti e ad osservare attentamente il loro viso od altri particolari (ad esempio, l’abbigliamento). Chiedete sempre l’indirizzo e il recapito telefonico dei compagni con cui si incontrano e, in caso di cambiamento di programma, dite loro di informarvi immediatamente. Se possibile, accompagnateli quando sono invitati a feste e intrattenimenti.
Dedicate loro parte del vostro tempo e non rinunciate mai al dialogo.
Fate attenzione agli adescamenti via Internet.