Jeet Kune Do

Jeet Kune Do letteralmente tradotto dal Cinese Mandarino “la via di intercettare il pugno”.
Verso la fine degli anni 50 il Mitico Bruce Lee parte da Hong Kong alla volta degli USA.
Bruce era un esperto di Wing Chun ma,conosciuto il modo aggressivo e violento di combattere degli americani (decisamente più alti e più grossi dei cinesi), decise di dedicarsi alla creazione di un nuovo Sistema, nacque il Jeet Kune Do.
Uno dei suoi motti era che una tecnica che non funzionava o che non si adattava al Suo modo di essere non valeva la pena di essere allenata.
Era sempre alla ricerca dell’efficacia e dell’essenzialità!
La Sua idea era che non esistesse un Sistema superiore ad un altro, dipendeva sempre dalle circostanze, dalle distanze e da chi lo praticava. Difatti il Jeet Kune Do prende ciò che ritiene più utile da ogni stile ed elimina ciò che non ritiene utile.
Il Jeet Kune Do è uno stile di vita, è l’Arte della non Arte!
Questo Sistema eclettico unisce le tecniche prese da alcune altre arti marziali; il trapping ed i pugni a catena del Wushu Kung Fu, i calci degli stili nordici del Kung Fu, stili come la Savate, i footwork della scherma e le tecniche di boxe.
Il JKD non è un sistema ibrido, esso è l’interpretazione personale delle idee di Bruce delle Arti Marziali.
Il concetto di Bruce Lee non è “una aggiunta ” a qualcosa per formare un sistema, ma piuttosto, una ”sfrondatura”.
Può essere paragonato ad uno scultore che intaglia (e successivamente elimina) gli elementi inutili da un blocco di materiale, fino a che non abbia la forma che desidera.

Questa è l’immagine che Lee ha desiderato usare per descrivere il JKD.